giovedì 16 ottobre 2008

Betto e Mary e la "Best Lunch Ever"



Non avendo trovata la salsa Nuoc Nam (ammeto pure di non essere andata a cercarla... si lavora, si lavora troppo!), e quindi non potendo cucinare il piatto vietnamite che volevo, siamo andati ieri sera a mangiare da Betto e Mary, locale storico di Roma in un quartiere che ancora pare un paesino di campagna, casette basse, giardini e orti, cantine di legno etc. Non è la migliore trattoria del mondo, ma il cibo è onesto, i piatti generosi, il locale accogliente e vivo e la brace col fuoco che illumina l'intera sala è proprio quello che ci vuole in queste sere autunnale....

Qui niente menu, niente cravatte e niente shi-shi. E un po' radical chic, ma ci si puo anche sempre trovare il vecchio eccentrico nel angolo, e ogni tanto un musicista itinerante che entra, che suona con una padella per tamburo, canta e fischia e tutto il resto e ci sono anche le tovagliole bianco e rosso che piacciono così tanto a noi inglesi quando visitiamo l'italia.

CI siamo pappati un grosso antipasto di peperoni con pinoli, melanzane stuffate, broccoletti fritti, e sfilacci di cavallo con parmiggiano. Il tutto molto buono.

Primi, io ho preso la carbonara vegetariana, cioè con le zucchine invece del guanciale. Qui servono la pasta gramiccia, la pasta di uova tirata, fatta in casa, ed è OTTIMA, pero, zucchine un po' brucciacchiate e troppo salata. Fra ha preso lo stesso ma col guanciale, molti pezzi di grasso, e poca carne sul guanciale, un po salato pure questo. Poi gli spagghetti al sugo di coda alla vacinara. ottimi quest'ultimi...

Secondi io ho preso le quaglie alla brace squisiti, con puntarelle. Fra è rimsto deluso da due piccolissimi pezzetti di abbacchio fritto, tutta ossa... e broccoli e patate. Nicòla prese l'abbacchio scottadito, molto buono con un enorme carciofo alla giudea fritta a perfezione, dorata, croccante, saporita.



Ciambelle e vino, 5 birre... 25 euro a testa. E vero che la pasta la facevamo meglio a casa. Ma le quaglie non le trovo spesso, e una brace cosi a casa, me la sogno... Comunque, la solita qualità altissima oggi mancava un pochino...

Oggi invece, ci siamo reso conti (per l'ennesima volta) di quanto le cose più semplice siano sempre quelle più belle. Tornati da una mega spesa, sfamati e senza la minima voglia di cucinare, abbiamo fatto il classico lunch alla contadina.

Pane di Lariano, SAlamella al Tartufo, formaggio Brie de Meaux, datteri dal marocco, un po' di finnocchio e una Ruddles COunty Ale, una buonissima ale della contea di Suffolk, con un sapore fresco e ricco di luppolo. UN pranzo degno di un re! La Best Lunch Ever!




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